13 Dicembre 2016

Il settore dell’arredamento si è molto modificato nel corso degli ultimi anni. L’avvento di internet ha condizionato in modo molto profondo le percezioni del pubblico in termini di prezzi e qualità dei prodotti: l’utente, avendo a disposizione uno strumento estremamente potente, ha rapidamente imparato a sfruttarlo per ottenere in modo immediato informazioni che, un tempo, sarebbero state appannaggio esclusivo del professionista.

Il tuo negozio di arredamento, oggi, dovrà quindi necessariamente cambiare e soddisfare le richieste e i desideri di un mercato e di un cliente (acquisito o potenziale) assai diverso da quello che eri abituato a conoscere fino a qualche anno fa. Il cliente del nuovo millennio ha un potere d’acquisto radicalmente condizionato dalle informazioni sui prodotti che è in grado di acquisire grazie alla rete, e il tuo negozio di arredamento dovrà adeguarsi di conseguenza.

come accogliere un cliente in un negozio di arredamentoSai bene che il mercato in cui operi è profondamente cambiato nel corso degli ultimi dieci, quindici anni, e non soltanto a causa di una accresciuta cultura digitale del pubblico: a contribuire a rendere più difficoltoso il tuo lavoro hanno pensato gli operatori low-cost della grande distribuzione, la crisi economica e i negozi online.

Nessuno – o quasi – è stato immune ai contraccolpi causati da questi grandi cambiamenti: aree territoriali tradizionalmente celebri e rinomate per la loro produzione di arredamenti hanno visto le vendite calare in modo vertiginoso, e un numero sempre minore di clienti potenziali varcare la soglia dei loro showroom.

Alla luce di questa premessa, cosa è necessario fare per adeguare il tuo negozio di arredamento all’era digitale? Come puoi rendere il tuo negozio di arredamento davvero al passo con i tempi?

Alla radice sta senza dubbio un profondo cambio di mentalità, che si concretizza poi con una serie di azioni pratiche che modificheranno sia il tuo modo di lavorare che la percezione che i tuoi clienti acquisiti e potenziali hanno di te.

La prima cosa da fare è quindi imparare ad accogliere in modo nuovo i clienti che varcano la soglia del tuo negozio di arredamento.

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il tuo negozio di arredamento è al passo con i tempi?

Accogliere il cliente del nuovo millennio nel tuo negozio di mobili

Accogliere i clienti nel modo giusto all’interno del tuo negozio di mobili significa fare sentire a proprio agio i nuovi arrivati e fidelizzare gli utenti già acquisiti. Di fatto, in questa semplice azione si nasconde una mentalità imprenditoriale diversa, capace di tenere in considerazione il mutare dei desideri e delle aspettative del pubblico, fornendogli nuovi stimoli e un valore aggiunto che non può trovare da nessun’altra parte.

  • Prima regola: pazienza, e capacità di cogliere tutte le sfumature dei tuoi clienti – che dovranno essere osservati con occhi nuovi. Solo così potrai interpretare i loro desideri e bisogni: se sarai un buon osservatore, potrai offrire loro delle risposte prima ancora che vengano poste delle domande.
  • Seconda regola: creare un ambiente assolutamente accogliente, anche modificando l’aspetto del tuo showroom attuale. Non dimenticare mai che il tuo consumatore ha bisogno di provare emozioni – e questa è una regola che rimane valida e attuale a prescindere dal prodotto che dovrà acquistare. Il quid di un oggetto lo rende più che un semplice prodotto: lo trasforma in un’esperienza.
  • Terza regola: tutto è più veloce di un tempo. L’aspetto del tuo showroom è uguale da molti anni? La medesima tipologia di oggetti è collocata nelle stesse aree ormai da mesi? Ebbene, valuta la possibilità di dedicarti periodicamente a un restyling degli ambienti e della loro collocazione nello spazio, perché i tuoi consumatori sono sempre alla ricerca di nuove esperienze. Anche per un negozio di mobili, rimanere im-mobile sarebbe un grande errore. Al contrario, il cliente che ti vede impegnato a rinnovare con costanza sia la tua immagine che gli stimoli che vuoi garantire ai tuoi utenti sa che sei un professionista dinamico e al passo con i tempi.
  • Quarta regola: tieni sempre presente che l’arredamento del tuo negozio di mobili non serve solamente a mostrare ai tuoi visitatori la qualità dei tuoi prodotti, ma anche a comunicare loro un messaggio: chi sei tu? Quali sono i punti di forza del tuo marchio? Perché dovrebbero scegliere il tuo negozio invece che quello dei tuoi concorrenti? Cosa puoi dar ai tuoi consumatori che i tuoi competitor non offrano già?
  • Quinta regola: ricorda che la visita a un negozio di arredamento deve essere un’esperienza sensoriale.

La vista: qual è la prima cosa che i tuoi clienti vedono quando varcano la soglia del tuo showroom? Com’è l’illuminazione degli ambienti e delle tue vetrine? Sei in grado di sedurre il pubblico che si trova ancora all’esterno dei locali, invitandolo ad entrare? E, quando un potenziale cliente entra nel negozio, i punti luce sono posizionati in modo strategico così da illuminare al meglio i dettagli unici dei tuoi arredi?

L’udito: quali sono i suoni e i rumori che gli utenti sentono quando si trovano nel tuo showroom? Hai considerato la possibilità di accoglierli con una musica soffusa e rilassante, invece che sintonizzando il tuo impianto su una stazione radio a volume troppo alto o abbandonandoli a un desolante silenzio?

L’olfatto e il gusto: accogli i visitatori del tuo negozio di arredamento con un diffusore di essenze profumate, offri loro un caffè o una caramella. Li aiuterai a sentirsi immediatamente a loro agio, offrirai loro la giusta impressione di essere trattati con il dovuto garbo – una caratteristica, oggi, troppo spesso sottovalutata e sostituita sfortunatamente da fretta e sbrigatività. Presta attenzione alla temperatura all’interno dello showroom: deve essere gradevole, né troppo fresca, né troppo calda. Non provocare alcuno shock termico ai tuoi visitatori.

Il tatto: permetti ai tuoi visitatori di toccare con mano la qualità dei tuoi mobili. Invitali a sfiorarne le superfici, a percepirne la sensazione di eccellenza sotto la punta delle dita. Falli accomodare per qualche istante sulle poltrone, sui divani, sui letti, offri loro le suggestioni che cercano, ricorda loro l’importanza del rapporto umano e della comunicazione diretta. E, naturalmente, parla con loro.

L’importanza di ricordare che tutto cambia

L’acquisto, oggi, non è semplicemente un’azione meccanica, quanto piuttosto un processo esperienziale ed emozionale. Tutto cambia nel corso del tempo: non soltanto i trend di settore, i prezzi e i desideri del cliente, ma anche il modo in cui il cliente si approccia ai prodotti. È quindi inevitabile che anche tu, proprietario di un negozio di arredamento, debba cambiare a tua volta.

Acquisirai i tuoi clienti non soltanto per i prodotti che esponi, ma anche per l’ambientazione e l’emozione che saprai creare nel corso della fase d’acquisto. Per questo è assolutamente fondamentale che tu sappia dare vita una vera e propria relazione con il visitatore sin dal momento in cui questi entra in negozio. A partire da allora, dovrai imparare a interpretare e tradurre le sue esigenze, ossia leggere il suo “sentiment”.

Una curiosità per te: tra i comportamenti valutati come altamente sgradevoli dai consumatori figurano i seguenti. Noterai che tutti riguardano l’accoglienza in negozio:

  • Il gestore passa accanto al cliente senza salutarlo, senza sorridergli, senza guardarlo. Risultato? Il cliente si sente inopportuno
  • Il gestore del negozio continua a svolgere le proprie attività, senza neppure alzare la testa verso il cliente. Risultato? Il cliente si sente invisibile
  • Il gestore guarda il cliente con fastidio perché la sua presenza lo distrae da quello che stava facendo. Risultato? Il cliente si sente fuori posto

È così che vuoi far sentire i tuoi visitatori? Inopportuni, invisibili, fuori posto? Queste tristi esperienze non porteranno a un acquisto nel tuo negozio, né tantomeno a un’esperienza commerciale piacevole. Alla base di un’accoglienza professionale – soprattutto in uno showroom di arredamento, che va a toccare importanti corde emotive nel visitatore – vi è invece la consapevolezza che il cliente non è un fastidio, ma il fine della tua attività.

 

 

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